Biografia


Marcoforever è nato a livorno il 30 settembre del 1956, la sua crescita è stata forgiata da miti come Venditti, Guccini e De Gregori, persona poliedrica e capace di innalzare il suo volo alto nel cielo pur rimanendo legato a fili di umiltà che lo rendono un uomo vero.
Amante della buona musica si è forgiato fra le note di Deep Purple, Led Zeppelin, Van Der Graaf, Black Sabbath, Amazing Blondel sfumature di note diverse e intense.
In seguito l'avvicinarsi alla musica country lo porterà a definirsi eterno peter pan, italian cow boy, personalità di grande fantasia e molto creativa, creatività che incide attraverso la pittura, la fotografia e con graffi d'anima nella tela della vita.

La sua poetica di alta fattura è stata incisa dal pensiero di Verga, Capuana e dall'incedere di Quasimodo ed Hemigway.

I suoi versi sono clorofilla per anime in cerca di emozioni, una figura che merita e che rende la poesia quel sospiro mai avuto, un cadenzare di sillabe che planano nell'olimpo dei poeti dove Marco è sovrano.

Il cuore, suo umile scettro, plasma ogni battito del suo sentire in note d'anima che enfiano il regno della vita e disegnano stendardi infiniti che sciorinano fra sensazioni uniche e irripetibili.

Il quotidiano, suddito fedele, viene travasato con gocce di sacro e profano illuminando il cammino dei versi che come regale condottiero dipinge la poesia su rosoni di antichi e profondi sentimenti.

Il lettore prigioniero del canto d'anima rimane sopraffatto dalla rosa dei versi e chino raccoglie acini di vita non propria riflettendosi fra raggi che riscaldano d'amore, quell'amore con cui Marco strappa ogni velo ricucendolo nel nome della sensibilità.
Graffia e scolpisce ogni vena che pulsa di emozione al passaggio delle sue sillabe su ogni foglio scevro.

Rocrisa

Si legge tutto d’un fiato, sembra di vederlo mentre raccoglie dall’universo i suoni prodotti dalle parole dispersi nell’aria e come un cerusico di fama mondiale ricucirle una per una legandole con maglie di preziosa seta a formare broccati preziosi su fogli pergamenati. Il sapore, il suono che danno le sue composizioni poetiche, restano fissi nell’anima per lunghi attimi come se aspettassero il tempo della maturazione per esplodere in un immagine nitida tra l’aria rarefatta dello scontato e dell’obsoleto.

Mai scarno di idee, impreziosisce con dettagli illustrati le sue composizioni, come a voler introdurre il lettore in un' atmosfera nuova sempre diversa ad ogni suo componimento. Marco Casini, un nome che a molti dice poco perché conosciuto soprattutto nelle reti web, dove è usanza vestirsi di username, ma che la moltitudine apprezza da tempo attribuendo negli spazi che sapientemente ha saputo costruire un largo consenso di lettori che con interesse lo seguono. Marco Casini, di cui mi onoro di aver letto gran parte delle sue composizioni poetiche, è il poeta che tutti vorremmo incontrare almeno una volta nella vita, per attingere alla sua sorgente e sfiorare almeno per un attimo le vesti della sua musa nella speranza di un contagio. La sua disponibilità a raccogliere le parole per farne poesia, è pari alla sua disponibilità nel donarsi senza posa a tutti, uomo dalle mille risorse e dalle mille sfaccettature ha uno stile nuovo in un mondo che non vuole più vecchie scartoffie

Angela De Blasio ariadipoesia

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