Solo sabbia stridente
che si china al desio
come rantolo appeso
alla voce che chiama
Ma non spazia il reggente
sulla costa del sole
appagato dal magma
di passioni e parole
Strazia il fuoco che chiama
sulla pelle adombrata
dalla fune ancorata
del mio essere in te
Equinozi ed altari
sacrifici di un tempo
sotto il perno del vento
grideremo poesia
E ti sento ansimare
la mia voglia ti brama
spengo luci e suffusi
nel bisogno di te
Spezzo lame ed orpelli
mi riprendo i marosi
meglio istanti nervosi
sfilaccialti così
Tra le vesti succinte
ed istanti sguaiati
solo voci distinte
sui binari sbagliati
Ma ti sento nel cuore
nel mio petto rimani
sei la sola passione
che ho vissuto così
Tra le le nuvole ed il fuoco
tra le unghie e le grida
una fiera disfida
ancor perso di te...
un tumulto di emozioni questo amore che si dimena tra altrettanto tumultuosi venti , maree, fuochi dell'anima . bravissimo come sempre Capitano:)
RispondiEliminati abbraccio veronica.
mi piace così tanto che te la "rubo" e la metto nel mio blog di poesie.....così faccio pubblicità al tuo bellissimo blog
RispondiEliminaUti
è singolare il modo in cui,attraverso immagini e parole soffuse e leggere come la sabbia,le nuvole il vento,riesci a scavare ,dritto e marcato,laddove si dimenano le pene e gli ardori più profondi....
RispondiEliminae lasci sempre un segno,doloroso e piacevole,in chi ti legge...
:*
Sylvia P.
Sinapsi poetica come solo pochi sanno creare !! complimenti !!
RispondiEliminap.s. vieni a seguire il mio blog, ciao Tony