Niente spiccioli e banali
musicanti e mutaforma
nella pioggia dagli strali
mi riparo con la forca
dell'atollo di Nettuno
che si adorna e che si stanca
con la falce la frullana
della pia signora bianca.
Che ha rubato l'atmosfera
alla sua sorella nera
rea di crimini e confini
tutti ancora da esplorare
con la barca del gitano
naufragata in mezzo al mare
Ho vissuto l'ora bruna
l'ho plasmata di berillio
di cobalto e di extrasmalto
come fosse un mio sigillo
ma dal tempo non tornava
la carezza di metallo
che la lama arroventata
gia perdeva il filo e il taglio
Dei miei giorni da pirata
porto scritto tutto in fronte
e non tollero matita
che mi frughi nella mente
Non c'è trucco non c'è inganno
filtro l'oggi col domani
e nel fiero portamento
spremo il tempo con le mani...
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