Non amo ribaltare strenne pigre
sperando che si approssimi natale
ne consolarmi con le fatue storie
che ancora oggi avvincono la specie
Pertanto vago uomo del mio mondo
tra le parole che non so piu' dire
eremitando il senno e la speranza
di un giorno vago che non tornerà
Selene e al monte e Sirio guarda il mare
cerco le stelle che vedevo in te
quando passavo tra un binario e un treno
e mormorava il cuore ad ogni passo.
Non s'alza il vento, tace la battaglia
che mai s'è spenta, gli echi ormai lontani
e svetta il sangue che correva dentro
che colorava origami lontani
S'impasta il viaggio di polvere leggera
a ricroprire il manto della sera
e s'allontana perso nella via
l'uomo che ride urlando il suo cammino
Mentre la terra s'impigrisce ancora
e screma il tempo che si fugge via...
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