Teatranti di Sparta
di sudari ed alcove
poi carezze di vuoto
che si insinuano ancora
Solo Marte nel cuore
e Plutone negli occhi
per scalfire parole
dove niente ha un perchè
Millenarie risposte
che si stampano in bocca
volti e povere cose
declamate sul dì
Ma che strana è la vita
dove l'uomo è padrone
della feccia emanciata
ripulita dal vano
Dalla parte migliore
di una voce che chiama
non si spezza il dolore
non si immolano i dì
E non sperino i santi
che si sciupi il domani
nella corte dei savi
la ragione sta lì...
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